Motorbike Adventure Team

Motorbike Adventure Team
Motorbike Adventure Team è formato da un gruppo di amici che hanno in comune una grandissima passione per i viaggi, la moto e per l'avventura. Assieme a voi, abbiamo realizzato qualcosa che va oltre l'esperienza personale, per quanto gratificante, di conoscere luoghi e popoli in regioni remote e spesso inaccessibili: far arrivare a quelle popolazioni un aiuto tangibile, non fatto solo di oggetti inutili.

mercoledì 30 gennaio 2013

VELOCE COME IL VENTO IO CORREVO VERSO...

30.1.2013
VELOCE COME IL VENTO IO CORREVO VERSO....
Vecchia canzone di Josè Feliciano..
Ieri sera con calma sono riuscito a caricare quasi tutto e stamattina faccio tutto quel che manca cercando di non svegliare i miei amici.Non ci riesco e,devo dire con enorme piacere, abbiamo modo di salutarci di nuovo nel cortile dietro al ristorante e ci facciamo le ultime foto tutti insieme: Mercedes, Annalisa, Nicola, Ernesto ed io....


E' ancora buio quando lascio la casa dei  miei nuovi amici, la casa dove mi hanno accolto, ospitato, festeggiato, presentato ai "loro" amici, aiutato; ora per sdebitarmi non ho che una maniera, come sempre: aspettare Mercedes e Nicola a Pontelongo e ospitarli a casa mia (tanto in Italia per un giretto in moto prima o poi ci capitano, giusto Mercedes???!!!
Come previsto la strada è lunga, diritta, a tratti monotona, ma non i annoio; dopo quindici giorni di inattività ho voglia di guidare ed i 660 km fino a Temuco vengono letteralmente divorati: la tre ruote di Quadro va bene, non ci sono problemi di sorta e alle 14.30 sono già all'864 di Calle Aldunate al vecchio e malridotto (ma pulito...) Hostal Aldunate, dove per 8000 pesos cileni (circa 13 euro) ho una camera tutta per me.
Quello che invece non avevo previsto è il freddo che ho patito per quasi tutto il percorso...e di questo dovrò tenere conto domani nel tragitto attraverso le Ande.
Mi sistemo, avviso gli amici che sono arrivato e tutto è  andato bene, mi lavicchio un pò e, siccome è presto, ne approfitto per per una passeggiata in centro a Temuco, città del sud cileno, cantata anche dagli Inti Illimani  in uno dei loro primi album.
Tanta ma veramente tanta gente per le calles e le avenidas

, soprattutto famiglie (penso del posto) ma anche qualche turista, con strade abbastanza pulite che si incrociano tutte ad angolo retto e dove si viaggia per sensi unici; nella Plaça de Armas, invece, tanti giovani

, seduti sul prato, sulle panchine, intenti ad ascoltare loro coetanei che improvvisano concerti estemporanei

, a chiaccherare tranquillamente: una bella atmosfera!!
Ritornerò in centro unaseconda volta per mangiare qualcosa, comprare latte e acqua e cambiare i soldi.
Come detto prima la prossima tappa è Bariloche e domani per la prima volta nel viaggio (e nella mia vita) attraverserò le Ande via terra...

martedì 29 gennaio 2013

DI NUOVO INSIEME


29.1.2013
DI NUOVO INSIEME...

Alle 7 partiamo con la Peugeot 405 con cambio automatico e ci immettiamo nel già intenso traffico della Panamericana in direzione della capitale; prima del centro prendiamo la circonvallazione che va verso Valparaìso e Vina del Mar e poco dopo la deviazione per l'aereoporto.
Alle 8.20 ci separiamo da Paola e dalla sua amica

(come già detto stanno partendo per Puerto Montt dove si imbarcheranno come cuoca e mozzo su un bel cabinato a motore per una crociera di oltre 20 giorni – buon divertimento!!!) e ci dirigiamo prima alla DHL per il ritiro dei documenti della moto e poi alla Iberia per il pagamento di quanto dovuto e la ricevuta da mostrare in dogana, dove arriviamo verso le 9.30 per apporre timbri di ingresso e farci dare i documenti da portare al recinto doganale; ancora una trafila di circa una mezzoretta e poi un solerte operaio col muletto deposita nel piazzale la cassa con Quadrotta.


Devo dire che se io sono emozionato Nicola lo è ancor di più; non ho ancora detto infatti che il buon trentino ha apprezzato tantissimo fin dall'inizio il progetto della Quadro tanto che sarebbe orgoglioso di portarla in giro per le strade cilene o addirittura diventarne l'importatore ufficiale per il Sudamerica. Vedremo...se son rose fioriranno!!!
Decidiamo di caricare tutto il bagaglio in auto (e quindi procedere al carico della moto a casa di Nicola) e con la moto “nuda” seguo Nicola lungo la strada del ritorno: prima tappa, come sempre, un distributore e poi la tangenziale “Vespucio”; inutile dire della curiosità che suscita continuamente, in ogni parte del mondo, il tre ruote della Quadro: gli agenti della dogana, gli addetti della pompa della benzina, gli automobilisti della “autopista” si fermano per guardarla, si stupiscono, si incuriosiscono, salutano col pollice alzato...
Con calma nel pomeriggio, nel retro del cortile del ristorante, preparo tutto il carico e sistemo la moto pronta per la partenza di domattina: prima tappa Temuco, nel sud, lungo una panamericana lunga, diritta e monotona; poi però comincerà una delle parti belle di questa terza tappa del All Around The World. Ma di questo avremo agio di parlare.....
In serata ritorna Martin (anche Lui interessato aveva promesso che sarebbe venuto a vedere la moto) e poi viene il momento degli addii......porca vacca, quello che vorrei non venisse mai!!!!  

BUON COMPLEANNO ERNESTO


28.1.2013
BUON COMPLEANNO ERNESTO

Alle 6 mi stò già facendo la barba e alle 7 sono già pronto, con colazione fatta; aspetto Nicola e intanto scrivo la cronaca di ieri per il diario. I minuti scorrono lentamente e le 9 sembrano non arrivare mai! Intanto Nicola e Mercedes sono usciti come al solito per andare al supermercato e quando tornano la prima cosa che facciamo è chiamare la DHL per i documenti: Ok ci sono, sono arrivati. Poi telefoniamo al banco della Iberia per sentire se anche la moto è felicemente sbarcata a Santiago e se possiamo andare a ritirarla; ci rispondono che arrivata è arrivata ma che i tempi per il ritiro sono ormai troppo stretti (ora che arriva al recinto doganale passano quasi 3 ore) e ci consigliano di presentarsi domattina presto che sicuramente non ci saranno problemi.
Sono un po' deluso (dopo tanti giorni di attesa ci tenevo ovviamente a ripartire il prima possibile..) a, insomma, neanche tanto: sicuramente non come quando ero a Perth (che stia maturando??!!)
E poi stasera c'è la festa per il compleanno di Ernesto e per ,,,me ed il mio viaggio e avrò così modo di apprezzarla maggiormente, senza il pensiero fisso di preparare Quadrotta per la partenza.
Nel tardo pomeriggio arriva Carlo,

 in partenza in aereo per Antofagasta dove terrà un corso di guida sicura per i dipendenti delle miniere del Nord del Cile: non potrà quindi essere con noi in serata ed è passato a salutarci ed a portarmi e regalarmi un berretto con dedica e autografo: wow che onore, ne sono orgoglioso....


In serata poi siamo proprio in tanti a festeggiare,

con numerosi antipasti a base di verdure e salse, con uno spettacolare “asado” all'altezza della tradizione sudamericana (la migliore carne del mondo) e magistralmente cotto dal sorprendente Martin, con un bel dolce con le candeline spente con un soffio solo dal caro Ernesto,

con il vino della cantina del simpatico Mario che mi prepara anche un Piscòla (un drink con Pisco – distillato di uve simile alla grappa – e coca cola) che io apprezzo molto ma che, non essendo abituato agli alcolici, mi fa anche venire un gran sonno.
Domattina con Nicola e Paola ci alziamo presto per andare all'aereoporto e così alle 23.30 la serata si conclude e tutti a nanna: buonanotteeeeeeeeeeeeeee....   

lunedì 28 gennaio 2013

COMPUTER E SITI


Diario di viaggio del 27.1.2013
COMPUTER E SITI

E finalmente viene anche il giorno di conoscere Ernesto, l'amico trentino di Nicola, che da quando Lui si è trasferito in Cile viene tutti gli anni a trovarlo e a trascorrere un po' di tempo in moto per le strade del sudamerica.

 Quest'anno che il ristoratore non poteva muoversi da casa Ernesto, con la sua nuova compagna Annalisa, è andato a fare un giro al nord del Cile con la Supertenerè 1200 Yamaha (la moto di Nicola).
Io, in questi giorni in cui Loro erano in giro, ho occupato la stanza in cui erano alloggiati Annalisa ed Ernesto ed ora mi trasferisco nella stanza sopra la pizzeria (con computer, televisione, vista sulla cittadina e sulla precordigliera andina molto vicina.
Dal mattino la giornata trascorre lenta e senza annotazioni particolari: stò molte ore su mappe e cartine per decidere quali itinerari utilizzare nei prossimi giorni, in quali località fermarmi, vedere gli “alojamientos”nei vari pueblos e ciudad. Verificare poi il tutto su internet è una grandissima comodità. Ho trovato, smanettando qua e là, un sito americano, www.moon.com, che si stà rivelando molto ben curato e ricco di informazioni utili ad un viaggio come il mio (almeno per il sudamerica), addirittura più dettagliato della “bibbia” del viaggiatore, l'australiana Lonely Planet.
Nel pomeriggio comincio a sistemare la mia roba in vista della partenza di dopodomani (domattina alle 9.45 arriva la Quadro e se tutto funziona a dovere già domani sera potrei averla sotto il sedere e prepararla per martedi mattina). Mah, speriamo bene..
Alle 17.00 arrivano Annalisa ed Ernesto

 in sella alla moto di Nicola, stanchi e provati dopo le tante ore passate sotto al sole. Il tempo di una bella doccia, di sistemarsi un po' e poi ceniamo insieme sotto al pergolato, in una serata dalla temperatura eccezionale (la domenica sera, dopo le 16, il ristorante chiude e chiuso rimane anche tutto il lunedi), raccontandoci vicendevolmente le reciproche impressioni sui nostri viaggi. Faccio tesoro delle molte informazioni sullo stato delle strade, sulla reperibilità di benzina, sul taccheggio della polizia in Perù, informazioni di cui è prodigo il motociclista trentino.
Domani, se documenti e moto saranno arrivati, Nicola mi accompagnerà al cargo terminal ella Iberia presso l'aereoporto di Santiago e l'All Around The World potrà ricominciare a battere le ali...

sabato 26 gennaio 2013

SANTIAGO



Diario di viaggio del 26.1.2013
SANTIAGO

Paola, la figlia di Mercedes, deve ritornare a Santiago per prendere, nell'appartamento in cui vive con tre amiche, le cose che dovrà portare in crociera e, visto che Nicola La accompagna in macchina, ne approfitto per farmi portare e dedicarmi ad un giro a piedi della capitale cilena.
Purtroppo non abbiamo tenuto conto che oggi inizia il vertice Celac-Ue (con oltre 40 premier e capi di stato present) e Santiago è una città blindata, con 5000 carabineros in tenuta antisommossa dislocati nei punti strategici e con molte strade chiuse con transenne sia per facilitare gli spostamenti delle varie delegazioni sia per cercare di evitare scontri con manifestanti e black bloc (ne vedo alcuni lungo le strade secondarie, ma la situazione è abbastanza tranquilla...).
Mi faccio lasciare a Placa de Armas

 (in quasi tutte le città e cittadine del sud e centro america il vero centro della vita sociale, dove si respira, anche nei rari turisti, un'aria di sonnolenta tranquillità, e da qui prendo le secondarie strade pedonali che portano ad Alameda (così i cileni chiamano l'Avenida Libertador O' Higgins, l'arteria principale che taglia in due la città da est verso ovest); da qui arrivo al palazzo della Moneda


 (super sorvegliato, ovviamente), la residenza presidenziale dove trovò la morte il socialista Salvador Allende e che fu bombardato durante il golpe del dittatore Pinochet. Ho la fortuna di assistere al cambio della guardia con la coppia di Carabineros cavallo in alta uniforme del drappello entrante che prende il posto della coppia del drappello uscente.


Cammino lungo il viale centrale, alberato di alte palme e ombrosi platani, e ogni tanto mi infilo nei Paseos (passaggi coperti simili a dei bazar)

 brulicanti di vita, di negozi, di merci, di persone del ceto basso, di....ladrones (gli abilissimi borsaioli, molto numerose nelle frequentatissime zone vicino alla Estacion Central). Passo davanti alla Università de Chile e mi fermo incantato ad osservare gli occhi dei bimbi che, sotto lo sguardo attento dei genitori, siedono sui cavalli di legno di una giostra d'altri tempi

. Alla stazione prendo un biglietto per la linea S. Fernando e ritorno a Buin nel tardo pomeriggio con un treno stracolmo di umanità varia, gente che come me è andata in città per comprare, per vedere negozi o anche solo per fare una passeggiata.
Ah, un Angus Bacon con Coca e chips costa l'equivalente di circa 6 €.....al Mc Donalds

CARLO de GAVARDO


Diario di viaggio del 25.1.2013
CARLO DE GAVARDO

Solita colazione presto ma non troppo, solito giro al supermercato, solite ore al computer per aggiornamenti e contatti vari, soliti lavoretti con Nicola (oggi c'erano anche i freni di una vecchia Peugeot 405 del 1992 da sistemare): il tran tran dell'attesa, già conosciuto a Durban, a Perth e a Sydney si ripete monotono e uguale anche qui in terra cilena.
Per fortuna ci sono gli incontri e l'osservazione delle persone a rallegrare lo scorrere del tempo, e da questo punto di vista le sortite al supermercato ed il ristorante “da Nicola” sono un ottimo “mediatore” di relazioni.
Il supermercato Aprobuin della catena Tottus è molto grande e, come già detto, ben fornito di prodotti; ci sono quelli delle marche internazionali (Bic, Colgate, Ferrero, Coca Cola, Barilla, etc etc ) e ci sono quelli “indigeni” cileni nelle varie categorie di articoli; ci sono poi i prodotti tipici come vari tipi di peperoni (pimenton e morrone), i Queso (formaggi), le empanadas (sorta di piadine ripiene), etc etc.
Altra cosa che mi piace molto, come detto sopra, quando accompagno Mercedes e Nicola tra gli scaffali è osservare la gente: la grassa signora dalla pelle olivastra e le gambe storte che spinge un enorme carrello colmo solo di verdura ed il vecchio smilzo dalla pelle rugosa segnata dal sole con in testa un impeccabile cappello da Huaso (il gaucho cileno) con la tesa larghissima che invece nel suo carrello ha solo lo stretto necessario per la sue ormai scarne necessità; la mamma (sicuramente di origine nord europea per il colore della pelle e dei capelli) che è più indaffarata a controllare la vivacità dei suoi tre biondi marmocchi che ne combinano di tutti i colori (secondo me non vede l'ora che riaprano le scuole per poter tirare un po' il fiato) che non ai prodotti da comprare e la coppia di giovani “indios” che litiga su ogni scelta di prodotto dell'uno o dell'altra.
Magari domani o dopodomani mi soffermerò invece sugli avventori del ristorante ma oggi (incredibile perchè li avevo nominati solo ieri...) incontro gli ultimi due amici di nicola.
Mario Ravenna (che sia di origini italiane???!!!) è il proprietario del “fundo” (è una fattoria votata alla coltivazione, in questo caso della vigna), con annessa cantina, Huelken che fornisce tutto il vino al ristorante ed è un simpatico quarantaquattrenne ormai completamente cileno che parla veloce e non stà mai fermo, sempre in movimento; qui resta solo pochi minuti perchè deve andare velocemente a Santiago.
Conosco poi Paola, la seconda figlia di Mercedes, che stà ormai terminando un corso universitario per diventare guida “alpina” ed esperta di soccorso in montagna; è una bella ragazza, non molto alta, atletica e determinata, che fra due giorni partirà per Puerto Montt, nel sud del Cile, per una crociera sullo Yacht di amici; non avevo poi ancora parlato di Juan, il minore dei tre figli di Mercedes, che vive qui con loro, ex campione nazionale di Mountain bike, che dopo essersi fratturato un braccio in più punti per una brutta caduta continua ad allenarsi tutti i giorni percorrendo decine di km attorno a Buin.


Ma l'incontro più interessante, non me ne vogliano gli altri, ce l'ho in serata quando vengo attratto dal rombo potente di una MV Brutale 990 che entra nel parcheggio della pizzeria; lo sente anche Nicola che scatta fuori tutto eccitato e mi accompagna ad accogliere Carlo de Gavardo, 

autentica gloria nazionale cilena nel mondo delle due ruote, con numerose partecipazioni alla Dakar (ed un terzo posto) e per due anni vincitore del titolo mondiale del Rally Cross.
Carlo è piccolino come me, con ricci capelli scuri, barba ben curata e capisce bene l'italiano per la discendenza per parte di madre e per l'amicizia che per tanti anni lo ha legato al compianto e indimenticato Fabrizio Meoni, suo compagno di squadra alla KTM e vincitore di tre edizioni della Parigi-Dakar.
Chiacchieriamo davanti ad una bella pizza non certamente su come guidare una moto ma sul come porsi nei confronti delle persone e delle situazioni strane in strada, sulle motivazioni personali di un viaggio, sulla attenzione agli altri...bella persona!!
Ci salutiamo che è ormai tardi, ci facciamo anche una foto tutti e tre insieme

 e prometto a Carlo e Nicola di ritornare a Santiago per andare a vedere la collezione di moto nel garage del campione....

LA NEBLINA


LA NEBLINA

Siamo nel Verano, il periodo estivo, e durante il giorno fa molto caldo.
Però al mattino presto, appena si alza il sole e fino alle 11-11.30, la zona della Regione Metropolitana è avvolta dalla neblina, una nebbia pesantemente bagnata che copre tutto e tutti: per me, proveniente dalla zona delle grandi nebbie della pianura padana non è una novità, ci sono abituato....ma non in estate, accidenti!!
Oggi ho assistito alla preparazione della pasta per la pizza e dei pani da 410 g che Nicola ed il suo aiutante Raoul

 hanno messo a riposo sotto un canovaccio subito dopo la preparazione.
Ho già detto che Nicola e Mercedes mi stanno viziando e a mezzogiorno ci facciamo fuori una bella pastasciutta al salmone ed un tiramisù (senza il mascarpone , che qui non esiste, ma con della buona ricotta!!) e devo dire che non mi sento per niente in colpa !!! (è sempre per prepararmi ai giorni in Bolivia e Perù caro Franco...)
Pomeriggio interlocutorio con aggiornamento sito, skype con Anna, aiuto saltuario a Nicola, giretto per Buin.
Alla sera arriva Felipe, costruttore edile, a riprendersi la Aprilia CapoNord che aveva prestato a Nicola per far sistemare alcune piccole “magagne”; arriva con la moglie brasiliana Claudia, con la piccola che hanno da pochi mesi e con la cognata in vacanza da Brasilia.
E' un altro degli amici motociclisti dei giri di Nicola sulle strade sudamericane: devo ancora conoscere Mario e soprattutto Carlo (de Gavardo, il più famoso motociclista cileno, partecipante a diverse edizioni della Parigi- Dakar e grande, grande amico di Nicola e della moglie Mercedes).
Ma ho ancora 2-3 giorni da passare a Buin....

giovedì 24 gennaio 2013

CAPPUCCINO E PANETTONE


23.1.2013
CAPPUCCINO E PANETTONE

Cosa volete che Vi dica, iniziare la giornata con un “vero” cappuccino e una fetta di panettone è un'altra cosa. Per Voi in Italia che potete gustarvelo tutte le mattine (se volete...) può sembrare banale ma qui, a 14.000 km da casa, dopo 3 mesi di latte freddo e biscotti, è un piacere senza uguali.
Nicola si è alzato presto per preparare le paste per i primi: ravioli di carne, ravioli di ricotta e spinaci,fettuccine, spaghetti, tutto viene preparato a mano. L'impasto lo aveva preparato già la sera prima, diviso per peso, chiuso in sacchetti di plastica; stamattina l'impasto viene tirato con la macchina, messo nelle formine per i ravioli,

 riempito uno a uno con la “siringa”, chiuso e bollito fino a poco prima della esatta temperatura; a questo punto i ravioli vengono contati per le porzioni, le fettuccine e gli spaghetti vengono pesati e ogni porzione così risultante viene confezionata in sacchettini e messa in congelatore. Saranno poi scongelati con il microonde e finita la bollitura al momento di essere serviti.....e così tutte le mattine.
Gli do una mano, per quel che posso, e poi insieme a Mercedes andiamo al supermercato per prendere quel che serve al ristorante.


I supermercati, i market, i centri commerciali, le piccole rivendite di alimentari, sono un bel termometro della situazione socio-economica di un paese (al mio livello naturalmente, non certamente quella degli economisti...), sia a livello più alto di nazione come pure del paese, cittadina, città in cui mi trovo in quel momento.
Buin è una cittadina di 70.000abitanti, molto estesa come area perchè quasi tutte le case sono a uno o due piani (i condomini da 4-5-6 piani sono veramente pochissimi), mollemente adagiata a ovest della Carretera Panamericana; il supermercato (forse meglio dire ipermercato in quanto vende di tutto, dagli alimentari agli elettrodomestici, dall'abbigliamento alle biciclette) Aprobuin è grande e ben fornito (molti i prodotti italiani) e la gente della media borghesia cilena compra numerosa quanto presente sugli scaffali.
In questo momento il Cile è, dopo il Brasile, il paese sudamericano con la maggior crescita del PIL (a differenza della recessione nella quale ci troviamo in Italia) e questo è merito della lungimiranza dei governanti che si sono succeduti in questi ultimi anni dopo gli anni bui della dittatura Pinochet.
Sabato e domenica a Santiago, si tiene il vertice dei capi di stato dei 40 paesi più industrializzati del pianeta e mi sembra sintomatico di questa crescita il fatto che si tenga in terra cilena.
In serata mostro un po' delle foto immagazzinate nell'hard disk a Nicola e al Suo amico Martìn, sessantenne venditore di camion di origine tedesca, proprietario di una KTM 990 con cui in 2 anni ha già corso 54.000 km sugli sterrati di Cile, Argentina, Bolivia e Perù: quà i motociclisti ci sanno andare veramente sulle loro due ruote.

mercoledì 23 gennaio 2013

NICOLA PROSS

22. 1.2013
NICOLA PROSS

Passo la notte sulle poltrone del terminal C in compagnia di Ati, 41enne originaria dell'isola indonesiana di Giava ma con passaporto neozelandese (ora vive a Perth in Australia ma ha vissuto per alcuni anni anche in Svizzera (!); è simpaticissima,  parla sempre e stà facendo un viaggio di due mesi in aereo che toccherà Cile, Uruguay, Brasile, Bolivia, Perù, Messico e Stati Uniti) e Giuseppe, giovane napoletano quasi trentenne che dopo un bel pò di tempo passato per vacanza in Argentina stà ora andando per alcuni giorni sulla bella spiaggia cilena di Vina del Mar (ricordando Israela .....ahi ahi ahi!!!).


Non dormo quasi nulla, a differenza dei miei due compagni, e non ci riesco nemmeno nelle poco più di due ore di volo fino a Santiago; è con un piccolo aereo delle Aerolinas Argentinas che superiamo la catena innevata delle Ande, passando molto vicino all'alto cono della vetta interamente coperta di neve del Cerro Aconcagua (la più alta montagna andina con i suoi 6962 mt)
A Santiago, dopo aver recuperato la mia borsa OJ da 50 lt, all'uscita trovo ad aspettarmi Nicola Pross,

 arrivato in Cile 12 anni fa da Rovereto, grande appassionato di moto (ha appena finito di seguire la Dakar) e proprietario di un bel ristorante-pizzeria italiano a Buin, pochi km a sud di Santiago lungo la Carretera Panamericana; è questa la grande arteria stradale che unisce l'America del Nord con quella del sud, attraversando quella centrale, ed è anche il percorso che seguirò in direzione sud una volta sdoganata Quadrotta.
L'ospitalità di Nicola e della Sua compagna Mercede

 (la mia maestra personale di Spagnolo) è superba , ottima la stanza con bagno che mi mettono a disposizione e poi ...sono in ristorante italiano. Vedete Voi cosa vuol dire...

martedì 22 gennaio 2013

LA GIORNATA PIù LUNGA...

Ancora in mattinata il collegamento con Anna per le ultime cose da spedire con Quadrotta e con Roberto per sentire come è andata al Bike Expò. Ed è così che vengo a sapere da Roberto che sabato prossimo, 26 gennaio, andrà in onda un servizio dopo il telegiornale delle 13.30 su RAIUNO, in una trasmissione che si chiama Easy Rider....Wow, che stiamo diventando famosi?
Mah, per me in realtà non cambia niente ed il programma purtroppo non lo vedrò....e così continuiamo con le solite cose!!
Preparo la borsa

 e lo zainetto per tempo e aspetto fuori del backpacker


 lo shuttlle che all'una verrà a prendermi per portarmi all'aereoporto. Anche oggi cielo grigio che minaccia pioggia ma come temperatura si stà proprio bene. All'aereoporto mi trovo un posto in una poltrona e aspetto che arrivi l'ora del check in; dopo un pò decido di perdere 5 minuti per comprare alcuni souvenirs da portare in Italia ed, essendo da solo, lascio la borsa grande sopra la poltrona: non l'avessi mai fatto!!!! Sono solo 5 minuti ma quando torno la borsa non c'è più: sono passati due agenti della security (in assetto da guerra con anfibi, pantaloni multitasche colme di caricatori, pistolone alla cintura e da 3 a 4 telefoni e walkie-talkie un pò dappertutt , cappelino tipo baseball calato sugli occhi) e l'hanno requisita come Lost Baggage e portata per analizzarla con i raggi ics al loro deposito.Porca vacca, oltre alla paura di essermi fatto rubare la borsa devo anche sorbirmi la ramanzina che non si lasciano i bagagli abbandonati e che loro li prendono anche per paura degli attentati. E il bello è che hanno anche ragione....
Mi imbarco alla fine normalmente e faccio tutto il viaggio con a fianco la simpatica Rosa, parrucchiera boliviana che vive ad Auckland in Nueva Zelandia (come lo dice Lei), che in poco tempo mi racconta tutta la storia della vita Sua e di metà dei suoi familiari e mi dice che conosce l'Italia perchè con una Sua acconciatura su una modella famosa ha vinto un viaggio premio nel nostro paese (cosa di cui è orgogliosissima!!!). Stà tornando in Bolivia dalla "mamà" che non sta bene e Lei è preoccupata per la Sua salute. Ah, la mamà ha 96 anni ma non sono tanti perchè Rosa viene anche per salutare la zia che abita di fianco e di anni ne ha....115.
Questa lunghissima giornata non ha fine per me: non ci crederete ma l'aereo

 è partito puntualissimo da Sydney alle 19.30 ma quando, dopo quasi 14 ore di viaggio senza scalo, sbarco felicemente a Buenos Aires
sono le...19.15 dello stesso giorno!!!  Scherzi del fuso orario....
Dal terminal A del nuovissimo e costruendo aereoporto internazionale EZEIZA mi trasferisco al terminal C da cui partirò domattina verso le 7.30. Quando arrivo il terminal è un formicaio brulicante di gente di tutte le nazionalità  in movimento, ma già verso le 23, dopo una cena con "baguette con Jamon, salada, queso e tomato" e una fanta, l'aereoporto è quasi deserto: restano solo 4-5 agenti della securidad e una decina di viaggiatori

 che come me hanno il check in presto domattina.





MA CHE SAPORE HA UNA GIORNATA UGGIOSA

La canzone di  Lucio Battisti ben si adatta a questa domenica "insulsa" passata in attesa della partenza. Fin dal primo mattino il cielo è grigio, coperto da nuvole, ed il sole non farà capolino per l'intera giornata. Avevo in programma di andare a Bondi Beach ma la giornata non invita ed i ragazzi che c'erano andati sono ritornati presto (ed hanno anche preso la pioggia). Sò che stò perdendo delle occasioni ma andare in una spiaggia e stare ...all'ombra, proprio non mi attira, in nessuna parte del mondo!!
Ho inoltre questo problema di non riuscire ad inserire le foto nel blog che mi assilla; ieri sera ne ho parlato con i due super esperti, Sabrina e Michele di Emergency, e stamattina, puntuali, sono arrivate le risposte...e dalle prove fatte sembra che effettivamente il problema sia risolto.
Decido così di dedicare tutto il tempo necessario a sistemare come si deve tutti i post (sono 25 giorni che non lo faccio, una enormità) e mi và via l'intera mattinata e parte del pomeriggio ((eo sò, eo sò, col computer sò lento come na "imega"...). Finito col computer lavo a mano le ultime cose bianche (mutande comprese, eh Ale...), mi riposo un pochino, vado su skype con Anna,ma anche con Oliviero che mi aggiorna sui risultati degli Australian Open di Melbourne e la sera arriva con gran velocità:
Ma secondo Voi non me la merito una bella amatriciana? Ho con me tutto quello che serve ed alla fine è in maggiore quantità il condimento che non gli spaghetti!!!! Ahhhhhhhh...Ahhhhhhhh....doppia delizia.

domenica 20 gennaio 2013

Comunicazione di servizio

Era da prima di Natale che non riuscivo più a postare anche le foto (insieme ai diari giornalieri) per problemi con il computer. Ora, grazie al solito insostituibile aiuto di Sabrina e Michele (gli amici di Emergency), il problema è stato risolto e con un lavoro certosino oggi ho postato tutte le foto che mancavano e adesso il blog è a posto. E speriamo che resti aggiornato con foto e diario per tanti, tanti giorni ancora....
Ciao ciao a Tutti da Sydney. Domani partenza per Santiago de Chile....L'All Around The World continua.....

sabato 19 gennaio 2013

PADDINGTON MARKETS


19.1.2013

PADDINGTON MARKETS



E' sabato e nel piccolo depliant (un semplice foglio in formato A3 dove è riportata una mappa della città e parecchie informazioni utili per viaggiatori-turisti-backpackers) è segnalato che a Paddington, un quartiere non lontano da Kings Cross, si tiene il mercato rionale più vecchio e famoso di tutta Sydney: 

Incuriosito di come possa essere un mercato rionale in una città moderna come la capitale del New South Wales decido di andare a vedere. Parto a piedi con la mia fedele Nikon D-5100 nello zainetto insieme ad un'arancia (il mio pranzo) e ad una bottiglietta di succo di frutta (mango-arancia per i curiosi..); sono quasi 3km e mezzo di stradine strette, dove non circola il grande traffico ma dove si svolge la vita della gente qualunque, senza i negozi, i ristoranti etnici, gli alberghi, le vetrine luccicanti. 

Le strade del vecchietto che con calma taglia l'erba del piccolo giardino davanti alla sua casetta, le strade della signora ben in carne (gli australiani sono il popolo più obeso al mondo!!) che parte col suo carrellino in tessuto scozzese per andare a fare la spesa, le strade dell'aitante e muscoloso “dogsitter” che porta a passeggio i 4cani4 di qualche ricca famiglia che può permetterselo, le strade del papà che essendo sabato e non dovendo andare lavorare come tutti gli altri giorni della settimana può passare qualche momento a giocare a frisbee con i suoi tre marmocchi.

Sbuco nella importante arteria di Oxford Street




 (quella che porta alla spiaggia di Bondi Beach, per intenderci) e dopo poche centinaia di metri uno striscione annuncia Paddington Markets


; in realtà il tutto si svolge all'interno del recinto della chiesa cattolica del quartiere e della annessa scuola, recinto che è letteralmente invaso da centinaia di bancarelle multicolori, ammassate senza un ordine logico ovunque ci sia un po' di spazio.

A prima vista sembra un mercato normale ma osservando attentamente ci si rende conto che non è così: i venditori infatti sono anche i produttori della merce esposta!!! Incredibile: che si tratti di abiti o di gioielli, di pane o di profumi, prodotti dell'orto o cappelli in paglia di tutte le fogge e colori, di bellissimi origami racchiusi dentro un libro o saponette dai mille profumi, tutto ma proprio tutto è frutto dell'inventiva, dell'estro, del tempo libero, di chi lo stà vendendo; niente è stato prodotto industrialmente o è stato comprato all'ingrosso ma ogni cosa sulle bancarelle è solo ed unicamente “artisanal made in Australia”.




La gente che guarda, che discute, che compra è numerosissima!!! E non manca neanche il locale con il caffè (ovviamente tostato “chicco x chicco” a casa), il complessino di musicisti “non professionisti” che esegue brani rithm & blues

ed un bel campionario di turisti e australiani alla ricerca dell'affare vantaggioso.... Bello, bello, bello.

Mi fermo a chiaccherare con Michael, arrivato giovane una trentina di anni fa dall'Inghilterra (con una laurea in arte) per una vacanza, rimasto in Australia per amore e che, passato l'amore, fa il venditore di auto in una concessionaria del centro ma continua a coltivare il piacere dell'arte ideando e producendo bellissimi gioielli in metallo e pietre preziose. Gli racconto del mio viaggio e gli scatto una foto promettendogli di pubblicarla sul blog; ne è orgoglioso e posa sorridendo...


Ritorno in tempo per lavare (in lavatrice per 3 $) tutta la roba sporca prima del solito temporalino tardo pomeridiano. Stasera cena fuori ma non ho ancora deciso dove.


DALL'ALTO DELLA BAIA


18.1.2013
DALL'ALTO DELLA BAIA

Ed è veramente un bel giorno, dal punto di vista del tempo, con il cielo completamente sgombro da nuvole,azzurro, ed il sole che picchia proprio forte. Esco in mattinata per una bella camminata fino a The Rocks, il quartiere più vecchio di Sydney, ricco di alberghi in stile ma soprattutto di vecchi pub


 (il più vecchio del 1828) carichi di atmosfera. Da The Rocks, con una lunga scalinata in pietra, si sale fino alla Cahill Street che immette su uno dei simboli della capitale del NSW, l'Harbour Bridge.

Questo capolavoro dell'ingegneria umana, un lunghissimo ponte in acciaio con una sola campata, fu costruito in 8 anni tra il 1924 ed il 1932; cammino tra le arcate in ferro ed è impressionante “toccare con mano”(letteralmente stavolta!!)


 cosa riesce a fare di bello l'ingegno umano. L'unica grande arcata sale a oltre 120 mt sul livello dell'acqua ed il panorama della città, visto da quassù è ….meraviglioso. Foto a raffica, ovviamente.



Quando torno giù mi fotografo anche, con lo sfondo dell'Opera House (come dire fin qui sono arrivati...) i confortevoli sandali della Asolo che mi accompagnano fin dal primo giorno e che uso sempre quando non sono in moto. Qui in Australia ho invece sempre usato, quando guidavo, le scarpe da “Approach” dello stesso marchio.

Ritorno attraversando i giardini del Royal Botanic Garden e di The Domain e passo vicino alla bella cattedrale neogotica di St. Mary.


Non posso fare a meno di osservare (e non me ne voglia la Quadro … ma è pur sempre un omaggio al design italiano) che se le auto sono per la maggio parte asiatiche (con la Toyota assoluta dominatrice), nel mondo delle due ruote il predominio assoluto è....degli italiani; si cari, la Ducati qui è la più venduta (effetto Stoner?) per quel che riguarda le moto vere e proprie (anche se BMW e giapponesi se ne vedono, eccome) mentre nel mercato degli scooter la vera, incontrastata padrona del mercato è la Piaggio:per strada, o nei parcheggi, potete stare sicuri che uno scooter su due è una Vespa. Posso dire che ne sono orgoglioso? Beh, lo dico....


Faccio appena in tempo a rientrare che il cielo si copre velocemente di nuvoloni neri, rombano i tuoni e Giove Pluvio si sfoga con grossi goccioloni che durano poco ma almeno rinfrascano un po' l'aria.

Direte che parlo sempre di mangiare ma è che ...mi piace...e tanto!!Stasera mi preparo una bella carbonare: bacon affumicato tagliato a dadetti,uova (solo il rosso, eh), pepe (tanto), sale, formaggio e ovviamenti spaghetti rigorosamente n. 5.
Ahhhhhhhh, una delizia..e visto che me li sono preparati da solo acquistano un gusto ...particolare!!

Alla faccia dei Wurstel alla piastra ((sempre quelli) che si stanno cucinando i due inglesi (uno veramente è scozzese) che sono in camera con me!!!

Ah, continuo ad essere l'unico vecchietto in mezzo a tanti ragazzi e ragazze, tutti rigorosamente sotto i 30 anni. Beati Loro!!!

giovedì 17 gennaio 2013

UNA BRUTTA GIORNATA


17.1.2013

UNA BRUTTA GIORNATA



Ieri ho passato molto tempo davanti al computer per cercare, appena finite le formalità doganali e avuta conferma della moto, di prendere un biglietto aereo per Auckland, New Zealand, e andare a trovare Silvia Zuanon e suo marito Francesco. Si sono trasferiti là da settembre 2012 ed hanno appena preso un appartamento dove mi ospiteranno.

Non vedo l'ora di arrivare e abbracciare Silvia che, oltre ad essere stata una buona giocatrice di pallavolo nella mia società, ho anche la fortuna di conoscere (Lei e la gemella Alessia) fin da bambina quando frequentava la scuola materna dove io ero collaboratore esterno per le attività motorie.

Purtroppo per un problema con le solite carte di credito non riesco ad acquistare il biglietto e così, in accordo con Anna che segue e collabora dall'Italia, decido di andare stamattina direttamente in aereoporto e tentare là di prendere questo benedetto Sydney-Auckland e ritorno.

Grande, veramente grande la delusione quando Zoltan, giovane di origine ungherese che lavora al Flights Centre dell'International Airport, mi dice che non ci sono più posti disponibili sui voli negli orari da me richiesti oppure che devo volare i business class ad un costo del biglietto di oltre 1000 $.

Ci stò veramente male, ci tenevo molto ad incontrare i due ragazzi, farmi raccontare della loro esperienza, passare alcune ore in loro compagnia. Comunico a Sivia la decisione via mail e ne ricevo una risposta colma di buon senso e comprensione: grazie cara amica.

Cerco di mettermela via...ma la delusione, ed un po' di sconforto, rimangono.

Fermo al volo un minibus-navetta di ritorno dall'aereoporto e rientro in città, all'Asylum Backpacker, dove fermo un letto per altri 4 giorni (e per fortuna che c'era il posto sennò mi toccava andare a dormire sotto all'Harbour Bridge, accidenti).

La partenza per Santiago è fissata per le 19.30 di lunedi 21 gennaio, con un volo delle AEROLINEAS ARGENTINAS Via Buenos Aires; in questi 4 giorni andrò bighellonando per Sydney alla ricerca di angoli particolari di questa bella città di quasi 5 milioni di abitanti. Angoli particolari, storie, ma anche luoghi conosciuti e percorsi turistici.

Domani...è un altro giorno!!

mercoledì 16 gennaio 2013

QUADROTTA SE VA..


16.1.2013

QUADROTTA SE NE VA..



Preparo la moto con tutto quello che dovrà essere caricato sul'aereo; scelgo accuratamente cosa dovrà restare con me e cosa invece seguirà quadrotta.Sistemo con attenzione anche il Didgeridoo che mi sono comprato: la mia collezione di strumenti musicali provenienti da tutte le parti del mondo si è ora arricchita!!!



Non conosco la strada e c'è parecchio traffico e per questo decido di partire per tempo alle 10 (non cambio mai, eh...): beh, stavolta ho fatto proprio bene  perchè nonostante siano poco più di 15 km arriverò solo pochi minuti prima delle 11 al magazzino del Dangerous Goods Compliance in Kent Road a Mascot.





Ne uscirò intorno alle 14 dopo aver smontato completamente tutto dalla moto per riposizionarlo in modo che possa stare sul pallett


. E' con me anche Mr. Colin Jarvis, il referente che mi aveva dato Alessandro di Interworld, il quale mi dà anche una mano nelle varie operazioni....ma soprattutto mi dà un passaggio per il ritorno dall'aereoporto fino a King Cross.



Il tragitto di ritorno mi dà modo di passare per la parte più vecchi di Sydney (con parecchie insegne italiane) e l'impressione che ne ricevo è positiva, con quartieri puliti,tranquilli,”sicuri”.




Da questo punto di vista Kings Cross lascia piuttosto a desiderare ma vanta una posizione invidiabile, vicino come è a tutti i più rinomati”luoghi simbolo della città”.

Ah, sono andato a prendermi un'altra cipolla per prepararmi un altro bel piatto di penne (il resto che serviva era avanzato dalla volta scorsa...). E quindi ancora...iuuuuuuuuuuuuuuuuu

PIGRI GIORNI AUSTRALIANI


15.1.2013

PIGRI GIORNI AUSTRALIANI...

I giorni volano via pigri, non devo guidare e mi sento...perso; passo molto tempo al computer (insieme ad Anna dall'altra parte del mondo) per cercare i voli più convenienti per andare a Santiago. Cercare i voli su internet con i vari motori di ricerca (Expedia, Volaregratis, edreams, atrapalo, e tutti gli altri minori...) è un vero terno al lotto con i prezzi che un giorno vanno su e quello successivo vanno giù (quando non succede nell'arco della stessa giornata!): bisogna perdere parecchio tempo e avere...culo per riuscire ad ottenere delle tariffe veramente interessanti. In mattinata ricevo anche parecchie mail dallo spedizioniere che si assicura che domani io sia presente al momento della consegna dei documenti al Custom e della successiva chiusura della cassa. Si vede che non mi conoscono...non sanno che sarò là un'ora prima di loro!!!

Ho anche l'appuntamento giornaliero su skype con Anna e stamattina anche con Roberto Menegazzo, il poliziotto papà di Nicola, attualmente in missione in Val di Susa.

Corrado Barbujani ha oggi il giorno libero e vado a trovarlo dove alloggia momentaneamente, una casa di italiani attualmente in vacanza in ...Italia.Reed Street a Cremorne è in una bella zona, affacciata sulla baia di Sydney ed il n° 21 è una bella villetta di mattoni rossi; trovo Corrado, che ricordavo ragazzo, maturato,con la barba lunga, forse u po' deluso.Lui è cuoco ed era arrivato pieno di entusiasmo con l'idea di lavorare e farsi una esperienza lavorativa in campo culinario. Stà invece lavando auto in un famoso car wash di Bondi e non credo proprio fosse questo quello che cercava.

In serata ancora un incontro con Ivano Londero (dopo cena, solo una birra in un pub..)a cui passo un pò di foto di Africa e Australia.

DO YOU LIKE PASTA?


14.1.2013

DO YOU LIKE PASTA?


Stamattina inizio ad occuparmi della spedizione della moto; ho avuto da Alessandro Sommariva di Interworld il contatto per uno spedizioniere qui a Sydney e mi ci reco in moto. Brookvale è un quartiere nella parte nord della città, circa 20 km da dove sono alloggiato io, e 15, Orchard Street non è difficile da trovare; alla sede della Jarwil Freighting & Forwarding trovo la Sig.ra Helga Gordon, simpatica, disponibile, preparata (da nubile il cognome era Schuiter e i suoi genitori sono olandesi).

Interworld aveva anticipato il mio arrivo e tutto è quindi abbastanza semplice: consegno il carnet de Passage en Douane, il libretto di circolazione, il certificato di proprietà, facciamo copie dei documenti e di quanto consegnatomi in dogana all'arrivo a Perth. Ora bisogna preparare la cassa di spedizione (sarà pronta per mercoledi mattina) e portare il tutto nel recinto doganale dell' aereoporto di Sydney. Quadrotta sarà ancora con me per un altro giorno quindi e ne approfitterò per fare un salto a Bondi Beach, la spiaggia più famosa d'Australia per i suoi baywatch, le gare di imbarcazioni a remi e soprattutto i suoi surfisti.

Ritorno in città e vado al Coles (insieme a Woolworth e Iga la più importante catena di supermercati australiani, presenti capillarmente in tutto il territorio australiano e veramente ben forniti...) perchè ho deciso che stasera mi faccio fuori un bel piatto di penne:aglio, cipolla,olio di oliva, sale,pelati,parmesan gratugiato (occhio, non parmigiano, eh..) e naturalmente le penne (anche in questo caso autarticamente australiane anche se sugli scaffali si trovano anche le Barilla).

E' una soddisfazione prepararsi il sugo, con il profumo del soffritto che va dappertutto e gli altri ospiti del backpacker che Ti guardano invidiosi (non Vi preoccupate, ho offerto, ho offerto...).

Cosa posso volere di più dalla vita? Sono in una delle più belle città del mondo,stò benissimo,stò realizzando il sogno della mia vita, ho appena parlato con skype con Anna e fra poco mi mangio un piatto di penne fatto come Dio comanda!!!! Do you like pasta? Yes, of course.....

domenica 13 gennaio 2013

Sydney day & night


13.1.2013

Sydney day and night



La mia prima giornata a Sydney, domenica, inizia con la colazione del backpacker (compresa nei 24 $ del prezzo è anche buona, con tutto quello che uno può desiderare ...circa, devi solo preparartela), continua col lavoro al computer e poi con una uscita per le vie cittadine a piedi.

La zona di Kings Cross dove mi trovo non è proprio la migliore della città dal punto di vista della sicurezza (e ieri sera quando sono uscito ne ho viste proprio di tutti i colori con prostitute, ubriachi, balordi, sbandati, drogati...)ma è centrale, all'inizio della city (dal balcone della camera ho tutto lo Skyline proprio davanti a me, a poche centinaia di metri) e da qui è facile raggiungere a piedi quasi tutti i luoghi di interesse turistico della capitale del NSW: Harbour Bridge, Opera House, Aquarium, Museum, Botanic Garden....

Gli ospiti dell'Asylum sono tutti giovani, quasi tutti europei (tedeschi, inglesi, danesi, irlandesi,etc etc ) a parte i miei tre compagni di stanza cileni; sono insomma, e non è la prima volta, l'unico vecchietto, ma Vi assicuro che non si avverte assolutamente la differenza di età ed i rapporti sono assolutamente friendly.

Vicente, Carlos e Pablo sono tre bravi ragazzi; quando sono arrivato la stanza era in un disordine totale. Il tempo di scaricare la moto e quando sono ritornato tutto era pulito, in ordine e al suo posto: lo considero un bel gesto di ...rispetto!!! Studiano Economia e Commercio a Santiago e adesso che l'università è chiusa fino a Marzo per le vacanze estive ne approfittano per un lungo viaggio a metà tra Australia e Thaylandia per assecondare la grande passione per il surf.

Io “approfitto”” di loro per impratichirmi un po' con lo spagnolo; sono abbastanza arrugginito (dopo sette anni di lontananza dal continente latino americano) ma la lingua neolatina mi è più congeniale dell'inglese ed in breve tempo riesco perfino a farmi capire, Ne ottengo un sacco di informazioni utili per quando sarò là....

Nel pomeriggio passeggiata a piedi fino ai luoghi simbolo di Sydney; passo davanti alla casa del Parlamento del NSW, all'ospedale cittadino, attraverso i Botanic Garden e arrivo alla baia

. Devo dire che lo spettacolo offerto dal Harbour Bridge e dall'Opera House


che si riflettono nelle calme acque è veramente emozionante. Peccato che il cielo è bigio e minaccia pioggia ma i turisti arrivati qui da ogni angolo del pianeta sono veramente tanti (ed io ne approfitto per scattare qualche foto a indiani e coreani, brasiliani e statunitensi, peruviani e cinesi, etc etc). Anche lo skyline ripreso dalla baia,


 con i giardini botanici davanti agli alti grattacieli sono un bel biglietto da visita per la città simbolo della vita australiana.

In serata incontro con Ivano Londero, amico di Roberto Menegazzo, a sua volta papà di uno dei miei studenti a Correzzola (quella simpatica canaglia di Nicola, vero Nico???)-